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Deve essere istituito un Fondo per il Diritto all’Abitare con utilizzo vincolato del gettito extra da TARI e IMU per contributi affitto, emergenza sfratti e per rendere effettivo il diritto alla casa e all’abitare.
Il gettito extra di TARI e IMU deve servire a sostenere chi rischia di perdere la casa. L’intero importo derivante dall’applicazione integrale della TARI sulle case sfitte dei grandi proprietari e dalla sospensione delle agevolazioni IMU sul canone concordato va destinato a contributi straordinari per l’affitto.
Le risorse devono confluire in un Fondo comunale per il diritto all’abitare, gestito con criteri trasparenti e priorità per le persone più vulnerabili o già colpite da sfratto, quando il contributo può servire a coprire le spese per una nuova locazione. È una misura di giustizia sociale per garantire il diritto all’abitare.
- Sospensione delle agevolazioni IMU sui canoni concordati fino a che non verrà siglato un accordo locale equo.
- Applicazione della TARI senza esenzioni a tutte le seconde case sfitte dei grandi proprietari.
- Istituzione un registro comunale delle case sfitte.
- Istituzione di un Fondo per il Diritto all’Abitare ottenuto grazie al gettito extra da TARI e IMU.
- Più case popolari popolari finanziate da una quota degli oneri di urbanizzazione dei nuovi interventi edilizi.
- Requisizione temporanea degli immobili vuoti per fronteggiare l’emergenza abitativa.