Categoria: Sfitto

  • La Lega svende il patrimonio abitativo pubblico: una risposta al consigliere della Lega Colombo

    🗣️ Quando il consigliere comunale della Lega, Christian Colombo, dichiara che l’emergenza abitativa vada affrontata “con serietà, equilibrio e attraverso i canali istituzionali”, attaccando l’iniziativa del centro sociale SOS Fornace e di RiAbitare che ha denunciato alloggi vuoti e abbandonati al degrado da un fondo immobiliare, dimentica che è stata la sua stessa parte politica ad aggravare quella emergenza.

    👎 In Lombardia il centrodestra governa ininterrottamente da decenni. Dopo Formigoni e Maroni, dal 2018 è toccato a Fontana, volto della Lega. La “serietà ed equilibrio” di cui parla Colombo hanno prodotto la legge regionale 16 del 2016, che legittima la dismissione del patrimonio ERP. Come sempre le politiche della Lega ovunque governi sono tese a smantellare quel che c’è di pubblico, sempre a fianco e a favore dei grandi proprietari.

    📉 Il piano di alienazioni SAP di Aler Milano – società controllata da Regione Lombardia – prevede la vendita di 1.751 alloggi nel periodo 2020-2025. A questi si sommano le unità che i Comuni cedono autonomamente. A Rho, ad esempio, il Comune ha già venduto 4 appartamenti nel 2023 e ne ha messi all’asta altri 4 nel 2025, con un programma di 19 alloggi in tre anni.

    🏠 Mentre si svende patrimonio pubblico, migliaia di case restano vuote. A Milano oltre 11.000 alloggi Aler risultano sfitti, più di 38.000 su scala regionale. Un patrimonio che potrebbe dare risposte immediate all’emergenza, ma che rimane inutilizzato mentre gli affitti continuano a crescere.

    ❌ Il problema non è solo lombardo. A livello nazionale la Lega governa con un esecutivo che nel 2025 non ha rifinanziato il fondo sostegno affitti e ha stanziato appena 10 milioni per la morosità incolpevole, una cifra ridicola rispetto alla portata del problema.

    🤝 Problema che si manifesta anche sul territorio rhodense, dove sono sempre di più le famiglie che non riescono più a pagare l’affitto e che a causa dei rincari sono costrette a lasciare Rho per spostarsi in comuni meno costosi. Fornace negli ultimi mesi ha dato sostegno a queste famiglie rhodensi mentre il consigliere Colombo perdeva tempo in inutili autoreferenziali commissioni di partito avulse dalla realtà.

    💰 Quanto poi alla “legalità” evocata da Colombo, è bene ricordare che la Lega Nord deve ancora restituire 49 milioni di euro di rimborsi elettorali percepiti illecitamente tra il 2008 e il 2010. Con l’accordo con la Procura di Genova, al ritmo di 600 mila euro l’anno, serviranno quasi 80 anni per chiudere il debito. Prima si salda il conto con la collettività, poi si danno lezioni di etica pubblica.

    🚧 E in Lombardia impossibile non ricordare Expo 2015. Il filone sulla “cupola degli appalti” ha mostrato un sistema fondato su corsie preferenziali e catene di favori. La Lega ha governato la Regione in quegli anni e la responsabilità di quanto accaduto è anche politica, perché i controlli non hanno funzionato e le sentenze della magistratura hanno certificato prassi illecite diffuse nella gestione del denaro pubblico.

    👉 Invitiamo quindi il consigliere Colombo a confrontarsi non con slogan, ma con le proposte concrete della campagna RiAbitare, per l’uso sociale delle case sfitte a Rho. Un percorso pubblico, trasparente e aperto che mette al centro il diritto all’abitare.

    SOS Fornace
    Sportello Sociale
    RiAbitare

    e dichiarazioni del consigliere comunale della Lega Christian Colombo: https://ilrhodense.it/fho-la-lega-condanna-lazione-dimostrativa-di-sos-fornace/

  • Rho, palazzine vuote dei fondi immobiliari mentre si aggrava l’emergenza abitativa

    🏚️ Mentre in città gli sfratti si susseguono incessanti nella sostanziale assenza di risposte pubbliche all’emergenza abitativa, questa mattina un gruppo di attivistə per il diritto all’abitare di Rho ha segnalato con striscioni e fumogeni colorati un’intera palazzina vuota di un condominio in via Capuana 56.

    📌 Oggetto dell’iniziativa una palazzina di proprietà del fondo immobiliare “Scoiattolo”, gestito da Torre SGR, lasciata in parte vuota da anni e abbandonata al degrado. Uno striscione appeso sulla facciata e un corteo interno al quartiere popolare Stellanda – oggetto di importanti interventi di “riqualificazione” come quello dell’area ex CMR-Rotoincisa, ennesimo progetto di edilizia residenziale dai prezzi inaccessibili – hanno denunciato la condizione di degrado di una decina di appartamenti tenuti sfitti e inutilizzati.

    🤑 La palazzina, suddivisa in tre scale, non è però semplicemente lasciata vuota. Come appresto stamani dagli abitanti del quartiere, lo stabile è parte di un piano di dismissione e valorizzazione che prevede, per le scale ancora abitate, lo sfratto per finita locazione entro novembre. Un’operazione che punta a riqualificare l’immobile solo per aumentarne il valore di mercato, rendendo gli appartamenti accessibili esclusivamente a chi può permettersi canoni elevati e fuori portata per chi vive con redditi precari.

    🏠 L’azione rientra nella campagna RiAbitare, che da mesi denuncia lo sfitto dei grandi patrimoni immobiliari e il paradosso di una città in cui si moltiplicano gli sfratti mentre interi stabili restano inaccessibili.

    💰 È un paradosso che nello stesso territorio in cui il bando SAP mette a disposizione solo 11 alloggi Aler per tutta la popolazione dei 9 comuni del Rhodense, resti inutilizzato un intero stabile di un fondo immobiliare con pressocché lo stesso numero di appartamenti. La casa non è vista come un bene primario – e quindi come un diritto – ma come un “asset finanziario”, un titolo su cui speculare mentre le persone faticano a trovare un’abitazione a prezzi accessibili.

    🔑 La finanziarizzazione del mercato immobiliare e di beni fondamentali come la casa produce proprio questo: case vuote e persone senza casa. Non è un problema solo locale, ma un modello di città che a Rho gonfia gli affitti del 44% in dieci anni ed espelle le fasce sociali più povere della popolazione. Questa dinamica si traduce in sfratti in aumento, caro affitti, attese infinite per un alloggio ERP e persone costrette a spostarsi sempre più lontano.

    👉 Con la campagna RiAbitare ribadiamo le nostre proposte: una mappatura pubblica dei grandi patrimoni immobiliari e sanzioni severe contro lo sfitto ingiustificato. Se esistono immobili abbandonati da anni, come la palazzina di via Capuana 56, la risposta non può che essere la requisizione e la loro destinazione a chi oggi non ha una casa.

    🤝 Con l’iniziativa di oggi abbiamo voluto esprimere anche la nostra solidarietà al Leoncavallo nel giorno del grande corteo milanese in risposta allo sgombero che ha privato lo storico centro sociale della propria sede di via Watteau. Difendere gli spazi sociali significa opporsi alla gentrificazione e a un modello urbano piegato alla rendita e alla speculazione edilizia che stanno trasformando la città in un terreno di profitto per pochi.

    SOS Fornace
    Sportello Sociale
    RiAbitare

  • Case popolari nel Rhodense: 600 domande per appena 22 alloggi. E’ tempo di restituire alla città le case sfitte di Rho

    Come denunciato dal Sicet, il recente bando per le case popolari nel Rhodense chiuso l’8 giugno scorso conferma la drammatica emergenza abitativa che sta vivendo il territorio nonché la fallimentare risposta pubblica, ben evidenziata dai nudi dati: 600 domande per la miseria di 22 alloggi (solo 5 a Rho).

    Questa situazione, che intacca sensibilmente il reale e sostanziale accesso al diritto alla casa e all’abitare, è figlia di precise scelte politiche, a cominciare da uno sviluppo territoriale imperniato sulla rendita e sulla speculazione, teso ad attrarre i grandi capitali svendendo pezzo dopo pezzo il nostro territorio.

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