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In caso di emergenze abitative documentata, le unità immobiliari in stato di abbandono devono esser requisite d’urgenza e restituite alla città, così da renderle da subito disponibili a chi ne ha materialmente bisogno.
In presenza di immobili privati lasciati colpevolmente sfitti da oltre quattro anni – individuati grazie alla puntuale mappatura derivante dall’istituzione di un Registro comunale delle case sfitte – è dovere del Comune di Rho intervenire per rispondere in maniera efficace e tempestiva all’emergenza abitativa.
Proponiamo l’attivazione dello strumento della requisizione temporanea, previsto dalla legge per ragioni di interesse pubblico, in particolare quando sussista una documentata emergenza abitativa.
Tale provvedimento, con durata limitata e previo indennizzo, consentirebbe di restituire immediatamente alla collettività spazi abitativi inutilizzati, alleviando l’emergenza abitativa e garantendo il diritto fondamentale ad avere una casa.
- Sospensione delle agevolazioni IMU sui canoni concordati fino a che non verrà siglato un accordo locale equo.
- Applicazione della TARI senza esenzioni a tutte le seconde case sfitte dei grandi proprietari.
- Istituzione un registro comunale delle case sfitte.
- Istituzione di un Fondo per il Diritto all’Abitare ottenuto grazie al gettito extra da TARI e IMU.
- Più case popolari popolari finanziate da una quota degli oneri di urbanizzazione dei nuovi interventi edilizi.
- Requisizione temporanea degli immobili vuoti per fronteggiare l’emergenza abitativa.