02. Applicazione della TARI senza esenzioni per le case sfitte dei grandi proprietari

La TARI (tassa sui rifiuti) è la tassa che è tenuto a pagare chiunque possieda o detenga, a qualsiasi titolo, superfici che producono rifiuti urbani.

Attualmente a Rho la TARI non è applicabile alle case sfitte se queste sono oggettivamente inutilizzabili, ad esempio per mancanza di allacciamenti a luce, acqua o gas, e per l’assenza di arredi.

Questa situazione rappresenta di fatto un incentivo implicito a lasciare gli immobili sfitti, perché riduce il costo per chi li detiene senza rimetterli in uso.

Per promuovere la restituzione alla città degli immobili sfitti, proponiamo l’applicazione della TARI senza esenzioni a tutte le seconde case vuote, anche se senza arredi o utenze, purché abitabili e di proprietà esclusiva di soggetti che possiedono almeno 6 unità immobiliari.

La misura non va a colpire i piccoli proprietari ma si rivolge ai grandi detentori di patrimonio, spesso società o soggetti assenti rispetto alla cura degli immobili e del tessuto urbano. La TARI va applicata anche in assenza di utenze o arredi perché la disponibilità abitativa rimane, e la misura ha una funzione sia fiscale che sociale: ridurre il patrimonio improduttivo e contrastare la rendita passiva.

Il gettito extra derivante dal questa misura, assieme a quello originato dall sospensione delle agevolazioni IMU sul canone concordato, deve esser destinato al finanziamento di un Fondo per il diritto all’abitare.

  1. Sospensione delle agevolazioni IMU sui canoni concordati fino a che non verrà siglato un accordo locale equo.
  2. Applicazione della TARI senza esenzioni a tutte le seconde case sfitte dei grandi proprietari.
  3. Istituzione un registro comunale delle case sfitte.
  4. Istituzione di un Fondo per il Diritto all’Abitare ottenuto grazie al gettito extra da TARI e IMU.
  5. Più case popolari popolari finanziate da una quota degli oneri di urbanizzazione dei nuovi interventi edilizi.
  6. Requisizione temporanea degli immobili vuoti per fronteggiare l’emergenza abitativa.